Negli ultimi mesi in moltissimi mi hanno chiesto informazioni riguardo le agevolazioni per i giovani e l’acquisto della prima casa e, in particolare, riguardo al famigerato “mutuo giovani under 36”; questo in seguito all’approvazione del “Decreto Sostegni bis” di maggio 2021 che, come vedremo nel dettaglio, ha introdotto alcune novità rispetto all’acquisto di una prima casa da parte di soggetti di età inferiore ai 36 anni che rispettino determinati requisiti. Inutile dire che questo provvedimento ha scatenato l’interesse di un gran numero di persone che si è destreggiato tra i numerosissimi articoli sull’argomento nel tentativo di reperire delle informazioni chiare sul tema.
In questa guida ti spiego in modo semplice e sintetico qual è l’intento del Decreto, quali agevolazioni comporta, a chi si rivolge e quali requisiti prevede.
Il Decreto Sostegni bis e l’art. 64
Riguardo al Decreto Sostegni bis (d.l. n. 73 del 25 maggio 2021) è necessario fare alcune precisazioni:
- è uno strumento normativo che attua una serie di incentivi in vari settori per stimolare l’economia nazionale colpita dalla crisi pandemica
- già negli anni scorsi il Governo aveva deliberato una serie di interventi a favore dell’acquisto della prima casa per persone con età inferiore ai 35 anni
- con il Decreto Sostegni bis si ampliano gli interventi e le agevolazioni fiscali e cambiano leggermente i requisiti
- l’art. 64 del Decreto dispone delle “misure in favore dell’acquisto della casa di abitazione ed in materia di prevenzione e contrasto al disagio giovanile”. Già da queste parole è chiaro che l’obiettivo dell’esecutivo sia quello di incentivare l’acquisto della prima casa e, in particolare, di agevolarlo a favore di persone giovani.
Andiamo dunque a vedere nel dettaglio quali sono gli incentivi previsti, a chi si rivolgono e quali requisiti bisogna rispettare perché vengano applicati.
Quali sono gli incentivi previsti?
Garanzia statale estesa all’80%
Per poter accedere ad un mutuo ipotecario (ti consiglio anche di leggere l’articolo che ho scritto su questo argomento) sono necessari particolari requisiti reddituali e garanzie richieste dalla banca. Molto spesso i giovani non li soddisfano, vuoi perché, ad esempio, non hanno un lavoro a tempo indeterminato o perché magari non possono essere aiutati dai genitori in qualità di garanti. Ecco che a questo problema il governo ha risposto intervenendo attraverso una garanzia statale pari all’80% (prima era al 50%) della quota capitale del mutuo che viene richiesto. Il fondo che finanzia questa garanzia, infatti, è stato portato a 290 milioni di euro per l’anno 2021 e a 250 milioni di euro per l’anno 2022.
Azzeramento delle imposte per la compravendita
Un altro ostacolo che è stato rimosso è il pagamento delle imposte che si devono solitamente versare per l’acquisto della casa. Sappiamo già (e se volete approfondire l’argomento trovate un articolo che ho scritto al riguardo) che le imposte previste per l’acquisto della prima casa (ad eccezione delle abitazioni di tipo signorile A/1, ville A/8, o castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici A/9) sono: imposta di registro, imposta catastale e imposta ipotecaria. Nel caso in cui si acquistasse una prima casa è già previsto per queste imposte un regime agevolato; tuttavia, con il Decreto Sostegni bis, chi decidesse di procedere con l’acquisto della prima casa sarebbe esentato dal loro versamento. Nel caso invece di acquisto di casa da impresa (quindi da soggetto IVA) per cui è previsto il pagamento del prezzo di vendita + IVA, quest’ultima verrebbe pagata al momento dell’acquisto, ma, successivamente, lo stesso importo costituirebbe per chi acquista un credito d’imposta spendibile, nel corso degli anni successivi, ai fini fiscali e contributivi.
Azzeramento delle imposte sul mutuo
Un’altra importante esenzione è quella dalle imposte per l’erogazione del mutuo, mi riferisco all’imposta sostitutiva delle imposte di registro, di bollo, ipotecaria e catastale, nonché alle tasse sulle concessioni governative.
Tassi di interesse calmierati
I tassi di interesse applicati al “mutuo under 36”, in quanto garantiti dallo Stato, non potranno mai essere superiori al tasso di interesse medio applicato dagli istituti di credito italiani al momento dell’erogazione.
A chi si rivolge?
Le categorie prioritarie a cui si rivolge il Decreto Sostegni bis sono:
- Giovani che non compiano i trentasei anni nell’anno in cui avviene l’acquisto della casa (esempio: se avessi compiuto i 36 anni il 15 settembre 2021 e avessi acquistato casa il 3 agosto 2021, non sarei idoneo ad ottenere le agevolazioni)
- Coppia coniugata o convivente da almeno due anni, in cui almeno uno dei componenti non abbia superato i trentacinque anni
- Famiglia monogenitoriale con figli minori
- Conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari, o comunque denominati
Quali sono i requisiti da rispettare?
Per accedere alle agevolazioni previste dal “Decreto sostegni bis” sono previste delle condizioni di cui il richiedente dev’essere in possesso. Nel dettaglio:
- ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) non superiore a 40.000 euro annui. Se si superasse questa soglia, ma si rispettassero tutti gli altri requisiti richiesti, la garanzia si ridurrebbe al 50%
- Gli stessi altri requisiti che sono richiesti per ottenere le agevolazioni prima casa, ovvero:
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- non essere proprietari di un’altra prima casa nel comune in cui si è chiesta l’agevolazione della prima casa
- essere residenti nell’abitazione che si acquista (se invece, ad esempio, si volesse acquistare senza chiedere il mutuo, ma si volesse usufruire delle agevolazioni prima casa, basterebbe essere residenti nel comune in cui si acquista l’immobile da adibire a prima casa, non per forza abitarci)
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Ricorda inoltre che:
- L’ammontare del finanziamento non deve essere superiore a 250.000 euro
- Per accedere al mutuo agevolato è necessario presentare domanda all’istituto di credito prescelto attraverso l’apposito modulo CONSAP
- Il termine per la presentazione della domanda è il 30 giugno 2022
Conclusioni
I requisiti per ottenere queste agevolazioni non cambiano molto da quelli che erano già previsti per ottenere un mutuo con garanzia statale; è stata di fatto aumentata la garanzia che CONSAP, cioè l’azienda assicurativa dello Stato, fornisce: si passa dal 50% all’80%. Per questi motivi l’erogazione della somma finanziata attraverso il mutuo ipotecario da parte degli istituti di credito che aderiscono a questa iniziativa, tendenzialmente è al 100% anziché all’80% (esempio: se la casa vale 100.000 euro solitamente la banca finanzia il mutuo per 80.000 euro e i 20.000 euro rimanenti devono essere corrisposti dal richiedente), tuttavia, chiaramente, è necessario che siano rispettati tutti gli altri requisiti già sopra elencati senza dimenticare che è fondamentale avere un reddito mensile proporzionato a coprire le rate del mutuo.